Come aprire partita IVA per nutrizionisti


Vuoi lavorare nell’ambito della nutrizione e hai deciso di esercitare la libera professione. Hai concluso i tuoi studi, hai passato l’esame abilitante e ti sei ufficialmente iscritto all’ordine dei biologi o a quello dei dietisti. Il prossimo passo da fare è quello di aprire la partita IVA. Come aprire la partita IVA? Quanto costa aprire la partita IVA? In questo articolo ti spieghiamo tutto ciò che devi sapere per aprire una partita IVA e diventare a tutti gli effetti un professionista della nutrizione.
Cos’è la partita IVA?
La partita IVA è un codice numerico di 11 cifre che identifica in modo univoco ogni persona o società che ne è titolare e ne definisce la posizione fiscale. Serve quindi fondamentalmente per pagare i contributi.
L’apertura della partita IVA è obbligatoria quando l’esercizio dell’attività professionale avviene in modo abituale e continuativo. Puoi non aprire partita IVA se la tua attività lavorativa è considerata occasionale e per compensi complessivamente non superiori a 5000 euro nel corso dell’anno civile. Ciò non significa che se i compensi annuali sono inferiori a 5000 euro puoi automaticamente fare a meno della partita IVA, perché se l’esercizio della professione è continuativo e abituale l’apertura della partita IVA è d’obbligo.
Come aprire una partita IVA
Aprire partita IVA è un’operazione semplice e non richiede troppo tempo o burocrazia. Se vuoi procedere in autonomia senza la mediazione di un commercialista o di un CAF (Centri di assistenza fiscale), puoi farlo online. Ti basterà visitare il sito dell’Agenzia delle Entrate e scaricare il modulo per la richiesta di apertura partita IVA. Quello per i lavoratori autonomi è il modello AA9/12 mentre quello per soggetti diversi da persone fisiche (società) è AA7/10.
Tra le altre, nel modello dovrai segnalare due informazioni fondamentali:
- il codice ATECO (nel modello definito “Codice attività”). È un codice che indentifica la tipologia di professione e determina il reddito imponibile sul quale verrano calcolate le imposte. Il codice ATECO per la figura di biologo nutrizionista è 72.11.00, mentre quello che identifica la figura professionale del dietista è 86.90.29
- se usufruirai del regime forfettario (regime fiscale agevolato). Questo tipo di regime fiscale agevolato, diverso dal regime ordinario, è quello che viene normalmente scelto da chi si appresta ad avviare per la prima volta la libera professione. Con la legge di bilancio 2023 il tetto dei ricavi e compensi per la scelta di questo regime agevolato è stato alzato a 85000 euro.
Il modello compilato deve essere inoltrato all’Agenzia delle Entrate entro 30 giorni dall’inizio dell’attività:
- in modalità telematica dal sito dell’Agenzia delle Entrate;
- presso uno degli uffici dell’Agenzia delle Entrate presentando un documento di riconoscimento in corso di validità;
- tramite raccomandata A/R, allegando la copia del documento.
Quanto costa aprire e mantenere una partita IVA?
Aprire una partita IVA è un’operazione gratuita. Come spese di mantenimento di una partita IVA dovresti preventivare:
- il costo del commercialista. Non è obbligatorio affidarsi a un commercialista per la gestione della fiscalità. Tuttavia è fortemente raccomandato affinché tu possa essere assistito da un professionista esperto costantemente aggiornato in materia. Affidandoti a un commercialista avrai la certezza di non commettere errori e di incappare quindi in more e multe.
- la tassazione. Nel regime di tipo forfettario, per esempio, viene applicata un’aliquota sostitutiva pari al 15% del proprio reddito imponibile, oppure al 5%, per i primi 5 anni di attività e in presenza di determinati requisiti.
- i contributi previdenziali. I biologi nutrizionisti devono iscriversi all’Enpab (Ente Nazionale Previdenza Assistenza Biologi), al quale dovranno corrispondere il 15% del reddito netto. Inoltre vanno aggiunti il 4% dell’importo di ogni fattura e € 103,29 l’anno per la maternità. I dietisti versano invece i propri contributi alla gestione separata dell’INPS, con un’aliquota del 25,72%. Anche i dietisti devono aggiungere un contributo integrativo pari al 4% dell’importo di ogni fattura.
Gli obblighi derivanti dalla partita IVA
L’iscrizione alla cassa previdenziale di riferimento è obbligatoria se vuoi esercitare l’attività di professionista della nutrizione con partita IVA.
Come libero professionista dovrai anche stipulare un’assicurazione professionale che tuteli te e i tuoi pazienti dai rischi derivanti dall’esercizio dell’attività. La sottoscrizione di una polizza assicurativa professionale è stata resa obbligatoria dal Decreto Legge n. 138/2011. Se sei un futuro biologo nutrizionista puoi usufruire delle convenzioni Enpab con diverse compagnie assicurative.
Come libero professionista con partita IVA avrai inoltre l’obbligo di emettere fattura verso i tuoi clienti. Per le prestazioni sanitarie verso persone fisiche la fattura dovrà essere cartacea in quanto vige il divieto di fatturazione elettronica in questi casi. La fatturazione elettronica è invece obbligatoria per prestazioni non sanitarie verso persone fisiche e per prestazioni di qualsiasi natura verso enti e società. Finora l’obbligatorietà della fattura elettronica non coinvolgeva i professionisti in regime forfettario con alcune caratteristiche. Dal 1° gennaio 2024 sarà invece obbligatoria nei casi applicabili anche per tutti i forfettari.
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